Jerzy Grotowski – risposta a Stanislavskij
1. … o sei creativo, oppure no. Se lo sei, in qualche modo lo superi, se non lo sei, sei fedele ma sterile… . Non si può rispondere al posto di qualcuno…
2. …
3. … si può fuggire nel dilettantismo chiamandolo ‘libertà’. Si può fuggire anche nel professionismo, nella tecnica… . I veri allievi non sono mai allievi… data una risposta propria alle domande che poneva la vocazione… evitando nel contempo gli stereotipi…
4. … – secondo le regole della psicanalisi – dal periodo dell’imitazione al periodo della rivolta, …l’esperienza della vita è la domanda, mentre la creazione in verità è la risposta semplicemente… . Agisce più l’automatismo culturale che il bisogno… bisogna allontanarsi per poi tornare… bisogna oltrepassare e il dilettantismo e la tecnica. Dilettantismo vuol dire mancanza di rigore. Il rigore è lo sforzo per sfuggire all’illusione… . Dovremmo prendere dalla tecnica solo ciò che sblocca i processi umani.
5. … autoriforma permanente… trovare delle vie concrete verso ciò che è segreto, misterioso.
6. … metodo delle azioni fisiche… i sentimenti non dipendono dalla nostra volontà… “memoria emotiva”… ciò che si fa dipende dalla volontà… le azioni fisiche erano elementi del comportamento… legate al fatto di reagire agli altri…
7. … bisogna essere preparati al lavoro… . Fariseismo… spesso ci sembra di fare qualcosa, mentre in realtà stiamo facendo qualcos’altro…
8. … in che modo rendere libera la propria esistenza che si rivolge verso qualcun altro… . Duro… nel senso del coraggio o della determinazione… . Il debutto sarà quando sarà. In fondo non ci sarà mai… . Per sentire la terra su cui si trovano forse cose non troppo sublimi, ma basilari… al punto di abbandonare i surrogati e i paraventi che la nostra autoindulgenza induce in noi…
9. … spontaneità e precisione… sono i poli della natura umana… quando s’intersecano siamo completi… la precisione è il sesso… la spontaneità è il cuore… . Negli istanti di pienezza ciò che in noi è animale, non è unicamente animale, ma è tutta la natura…
10. … cercavamo ciò che è sincerità e scoperta e non esige l’uso di parole… questo è possibile solo in presenza dell’altro… . La quotidianità c’insegna a nasconderci, a fare i furbi e a mentire…
11. … bisogna definire “da qui a li”, le sponde che creano quel “tra”. E questa è la partitura… . Ogni azione fisica è preceduta da un movimento sottocutaneo che fluisce dall’interno del corpo, sconosciuto ma tangibile. L’impulso non esiste senza il partner. Non nel senso del partner nella recitazione, ma nel senso di un’altra esistenza umana… . Nell’azione rispondo all’ “immagine” che proietto, e al partner… . Il fatto è letterale. Da una parte dunque: qui ed ora, dall’altra: la materia può essere tratta da altri giorni e luoghi, passati e possibili.
12. …
13. … accade che la lingua parlata sia solo un pretesto…
14. … esiste un rapporto diretto fra l’inquietudine, l’incompletezza e la paura. Poichè è possibile rispondere ai pericoli solo facendo appello alle fonti, ma le fonti della vita cominciano a funzionare veramente dopo aver eliminato i rattoppi, la menzogna e la tepidità.
15. …, “scopri il tuo uomo”…
16. …
17. … esiste un tradimento “grande”: nell’azione, non con le parole. Quando emerge dalla fedeltà alla propria via…
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