…beep,bbeeeeeppp,bbeeeeeeeeeeeeeeppbeeepbeepbbepppppppppp…
e finché non salivamo non smetteva, aggrappato al volante come ad
un’ancora da salpare e poi timonare verso l’estate… noi in quell’odore
tardo industriale appiccicati tra i bagagli che avevam trascinato dalle
scalette al cortile… mia madre al fotofinish nella tensione sotterranea
di quel clacson implacabile e di un assetto familiare precario…
… saluti alla casa, mandate semplici non ancora blindate e in
un’accoglienza paonazza d’improperi il padre clicca l’accensione già
quasi troppo prepotente e parte l’audi 50 imballata di una vacanza in
trasferta… i primi kilometri eran surreali, percorrendo quelle statali
periferiche abbrustolite tra fabbriche e fabbrichette… una incucchiaiata
verso l’autostrada e quella tentacolare provincia ad inbudellarsi in
tangenziale… in perfetto stile villeneuve tendevamo istintivamente ogni
muscolo e fibra per mantenere l’assetto parabolico del mezzo spinto
oltre il limite per non perder di potenza inerziale… a volte pareva che
mio padre sfiorasse l’omicidio armato di un volante… e c’era l’orario
del traghetto da rispettare, chiaro spostare tir e seguire in scia per
sfruttare ogni millimetro nei sorpassi… la tangenziale a noi bambini
pareva tipo minimonza ed ancora oggi l’affronto con quello spirito, la
differenza è che ci son limiti di velocità… un’epoca senza limiti o dove
i limiti venivano messi in discussione a ciclostili e terrore… ma a noi
bambini pareva di volare verso quel mare in fuga come chi evada da una
lunga prigionia od un brutto sogno….
…per un piccola tazza di the, per una piccola tazzaaaaaaaaaa di
tèèèèèèèèèèèè…. all’improvviso scattava il relè vacanza ed il genitore
attaccava a cantare con tale impeto che ci prendeva quasi un colpo e
dallo specchietto ci curavamo che fosse tutto ok… lo specchietto ci
rendeva un faccione in opera mimica lirico burlesca rosso ed imperlato
un po’ cowboy nel fazzoletto legato al collo per il sudore… sembrava
esplodesse ma la potenza e la vitalità di quel canto siglavano
ufficialmente l’inizio della villeggiatura… ci guardavamo tutti e
iniziavano i sorrisi…
…dopo la barriera tutto scorre…
“perline” , ed. H2O, 2013
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