La violenza illustrata
IV edizione
Il corpo espiatorio
programma
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Associazione A PIEDI SCALZI Laboratorio CONCRETA
APPROCCIO ALLE 4 TECNICHE FONDAMENTALI DELLA CRETA: COLOMBINO, SCULTURA, LASTRE E SFOGLIA
Il Comitato Provinciale dell' UNICEF di Bologna invita alla mostra delle sculture di Italo Brizzi donate all'UNICEF Italia - Galleria Freak-Andò - dal 26 settembre al 18 ottobre 2009.
L'
artista Italo Brizzi ha donato all' UNICEF Italia le sculture che ha
realizzato nel corso della sua vita, per destinarne il ricavato al
progetto Bambini del Congo.
La mostra verrà inaugurata sabato 26 settembre 2009 alle ore 18.00,
presso la Galleria Freak-Andò a Bologna, in Via delle Moline 14/c.
L'importanza di questa mostra si esplica anche per:
-
la destinazione della donazione ai Centri UNICEF del Congo per i
Bambini di Strada, per la quale si ringrazia l'artista Italo Brizzi;
-
le sculture tratte da oggetti e da materiali d'uso che si inseriscono
nel filone della pop-art e nella filosofia del riciclo dei materiali e
della reinvenzione sostenibile e creativa di nuovi oggetti;
- la Galleria (www.freakando.com) che ricrea le suggestive atmosfere del novecento attraverso oggetti e arredi di modernariato accuratamente scelti.
Si ringrazia Maurizio Marzadori dell'ospitalità offerta all'UNICEF per questa mostra.
E
un ringraziamento sentito va anche all'Agenzia Comunicazioni che ha
sostenuto l'UNICEF con la realizzazione del progetto grafico.
L'artista Italo Brizzi sarà presente all'inaugurazione,
insieme alla signora Tullia Ontani, madrina della mostra.
fonte: http://www.unicef.it
flyer mostra
sculture
RADON 222
La storia che non si deve raccontare
" Spettacolo teatrale coraggioso, che affronta 'la storia che non si deve raccontare'. Di Silvio Sarta e della sismologa Mirta Morrone. Musiche live magnifiche dei Vientovivo. Noi abruzzesi siamo stanchi di sentirci dire che il terremoto non si può prevedere. I precursori sismici sono realtà scientifica accettata ovunque come uno degli elementi da valutare. Giuliani non c'entra, c'entra il buon senso. Ci poniamo le domande che nessuno ha voglia di porre. "